Il Committente del precedente progetto “Apartment SR” decide di ristrutturare anche questo alloggio all’ultimo piano di una palazzina milanese degli anni ‘40. Filosofia progettuale e palette materica sono comuni ai due interventi, ma se nel primo la condizione di partenza era uno spazio vuoto di nuova costruzione, qui lo stato di fatto era rappresentato da un appartamento di taglio tradizionale, in cattivo stato, con una scarsa relazione tra le stanze e la terrazza parzialmente coperta da una veranda fatiscente.

Pur mantenendo la distribuzione originaria, obbligata dalla posizione degli impianti, la completa demolizione delle pareti interne ha generato un ambiente unitario. Questo è articolato in aree funzionali mediante due armadi ortogonali fra loro, uno in legno e l’altro in ferro naturale, che organizzano lo spazio schermando l’ingresso, definendo il soggiorno e determinando la zona notte caratterizzata da un’atmosfera più ovattata grazie al rivestimento a tutta altezza di tessuto imbottito della parete testa-letto. Il bagno, chiuso all’occorrenza da pannelli a scomparsa, si integra in questo “open space”.

La veranda originaria, ora adibita a zona pranzo, è stata ripensata in piena comunicazione con la zona cottura e gode di un’apertura totale sulla terrazza. Quest’ultima, grazie al particolare disegno del serramento, viene percepita dal soggiorno senza soluzione di continuità, con un effetto di carattere scenografico ispirato alla filosofia del giardino giapponese.

Al fine di ottenere un insieme omogeneo con lo spazio esterno, lasciato volutamente spoglio e grezzo, la palette materica delle finiture dominate dal cemento e dal ferro assume qui un carattere espressivo particolarmente marcato. A questo si interfaccia la pannellatura policroma tridimensionale sui toni del rosso e dei bruni, opera del padrone di casa.