Previous restructuring done in the ’80s wiped away almost every trace of this Milanese apartment’s “early Novecento” character. The only surviving feature: the tall windows on the main facade, with intrados in carved wood. This condition allowed for the complete reinterpretation of the rooms and the distribution of its functional areas, making the most of the only original trait that was still recognizable and putting the five windows in visual sequence. The distribution is developed around a central section located where the old hallway was and along the new perspective axis along the facade. This generated multiple pathways through the apartment with dual access to each room, thus allowing for the perception and enjoyment of continual space. This was done predominantly through light partition walls in plasterboard coordinated with a system of custom-made furniture. The result is integrated internal architecture in which the orchestration of the fittings’ materials took inspiration from classic Milanese tradition, with parquet floors and lacquered wood furnishings.

 

Una precedente ristrutturazione degli anni ’80 aveva cancellato pressoché ogni traccia del carattere “primo Novecento” di questo appartamento milanese. Unico elemento superstite, le alte finestre sulla facciata principale, con gli imbotti in legno lavorato. Questa condizione ha permesso di interpretare ex-novo gli spazi e la distribuzione delle funzioni valorizzando l’unico tema ancora riconoscibile e mettendo in sequenza visiva le cinque finestre. La distribuzione si sviluppa attorno ad un volume centrale collocato in luogo del vecchio corridoio e lungo il nuovo asse prospettico aderente la facciata. Si genera così un percorso articolato, che dota ogni stanza di un doppio accesso e permette la percezione e la fruizione di uno spazio continuo. L’intervento è stato realizzato prevalentemente mediante divisorie leggere in cartongesso, coordinate con il sistema degli arredi su disegno. Ne risulta un’architettura d’interni integrata, dove l’orchestrazione dei materiali di finitura ha attinto alla tradizione classica milanese, con i pavimenti in parquet e i legni laccati degli arredi.

 

(Progetto architettonico: arch. Gianni Calzà e arch. Emanuele Genuizzi)